Dolby Vision 2 arriva oltre dieci anni dopo la prima versione dello standard HDR e rappresenta un vero salto in avanti. L’idea alla base è semplice: migliorare l’esperienza visiva rendendola più naturale, più fedele a come i creatori hanno pensato le immagini e soprattutto più adattabile a ciò che stiamo guardando e a dove lo stiamo guardando. Per farlo entra in gioco l’intelligenza artificiale, che attraverso un sistema chiamato Content Intelligence analizza in tempo reale il contenuto, il tipo di dispositivo e persino la luminosità della stanza, regolando di conseguenza la resa delle immagini.
Uno dei miglioramenti più evidenti riguarda le scene scure, da sempre una sfida per i televisori. Con la funzione Precision Black i dettagli non si perdono e i neri risultano più profondi senza compromettere il lavoro artistico originale. A questo si aggiunge Light Sense, una tecnologia che tiene conto sia dei dati della sorgente video sia della luce presente nell’ambiente, regolando la luminosità dello schermo in modo automatico e intelligente.
Anche la gestione di colori e contrasti fa un passo avanti grazie al nuovo tone mapping bidirezionale: in pratica i produttori di contenuti possono decidere con maggiore precisione come calibrare l’immagine, ottenendo un risultato più fedele soprattutto sui televisori di fascia alta.
C’è poi Authentic Motion, pensato per risolvere un problema molto noto: il motion smoothing. Questa funzione, quando attiva, tende a rendere i film troppo “finti” con il famoso effetto soap opera. Dolby ha trovato una soluzione elegante, lasciando ai creatori la possibilità di decidere scena per scena come gestire i movimenti, eliminando scatti e artefatti senza snaturare l’estetica cinematografica.
Per quanto riguarda la compatibilità, non ci sono sorprese spiacevoli: tutto ciò che è già disponibile in Dolby Vision continuerà a funzionare. La differenza è che i nuovi televisori saranno in grado di sfruttare i metadati aggiuntivi, garantendo un’esperienza superiore senza creare problemi a chi ha già contenuti in quel formato.
Il primo marchio a portare Dolby Vision 2 sul mercato è Hisense, con TV basati sul chip MediaTek Pentonic 800, ma a breve anche altri nomi importanti come LG, TCL, Sony, Vizio e Roku seguiranno la stessa strada. Per aiutare i consumatori a orientarsi, Dolby ha inoltre deciso di proporre due varianti: una versione standard, che già offre un netto passo avanti rispetto al passato, e Dolby Vision 2 Max, pensata per i televisori top di gamma e capace di esprimere tutto il potenziale della nuova tecnologia.
In questo modo l’azienda punta a chiarire meglio le differenze tra i vari dispositivi e a rafforzare la sua posizione nel settore HDR, dove la competizione con formati come HDR10+ resta accesa. Con Dolby Vision 2 si inaugura una nuova fase: non più un semplice aggiornamento tecnico, ma una vera filosofia in cui è l’immagine ad adattarsi a chi guarda, e non il contrario.