Apple ha compiuto una transizione completa verso i suoi chip Apple Silicon (M1, M2, M3, M4), iniziata nel 2020 e conclusasi nel 2023 con il lancio del Mac Pro basato su M2 Ultra. D’ora in avanti, i Mac “Intel” non riceveranno più nuovi aggiornamenti di funzionalità dopo l’uscita di Tahoe, attesa per l’autunno 2025. Tuttavia, continueranno a ricevere patch di sicurezza per i successivi tre anni.
Solo alcuni modelli Intel, con chip di nona generazione (Coffee Lake) o Xeon-W Cascade Lake, saranno ufficialmente compatibili con Tahoe. Tra questi:
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MacBook Pro 16″ del 2019
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MacBook Pro 13″ del 2020 con quattro porte Thunderbolt 3
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iMac Retina 5K 27″ del 2020
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Mac Pro del 2019
Ne restano esclusi, dunque, i MacBook Air 2020 Intel, tutti i MacBook Pro 2018, i Mini, gli iMac non-T2 ed altri modelli precedenti .
Dall’autunno 2026, con l’uscita di macOS 27, Apple supporterà esclusivamente i Mac dotati di Apple Silicon. Questo passaggio includerà anche la graduale eliminazione di Rosetta, che traduce le applicazioni Intel su Mac Silicon, con l’addio definitivo previsto nei versioni successive.
In breve, macOS Tahoe è l’ultima grande evoluzione per i Mac basati su Intel. Se hai uno dei modelli compatibili, potrai aggiornarlo quest’anno e continuare a ricevere patch di sicurezza fino al 2028 circa; altrimenti, sarà il momento di considerare il passaggio a un Mac con chip Apple Silicon.