I droni FPV ucraini causano miliardi di dollari di danni all’esercito russo

I droni FPV a basso costo dell’Ucraina stanno infliggendo gravi danni alla macchina da guerra russa, compresi bombardieri a lungo raggio estremamente costosi.

La cosiddetta "Operazione Ragnatela" ha preso di mira diverse basi aeree russe, alcune delle quali si trovano a migliaia di chilometri dal confine ucraino. L’azione ha avuto un impatto devastante sulla flotta di bombardieri strategici russi. Secondo quanto riferito dal Kyiv Post, i danni subiti da Mosca ammonterebbero a circa 7 miliardi di dollari.

I dettagli dell’operazione sono impressionanti. Sarebbe stata pianificata per oltre 18 mesi dal Servizio di Sicurezza dell’Ucraina (SBU) e ha coinvolto il lancio simultaneo di 117 droni FPV, da camion camuffati da veicoli civili. I camion erano dotati di tetti apribili sotto i quali erano nascosti i droni, pronti al decollo in punti strategici.

Un video pubblicato da Ukrainska Pravda mostra un drone che vola su una pista e colpisce direttamente un bombardiere Tu-95. In un altro filmato si vede una lunga fila di bombardieri russi, alcuni in fiamme dopo essere stati colpiti dai droni.

Si ritiene che l’attacco abbia causato danni a oltre 40 velivoli militari, tra cui aerei da ricognizione A-50, bombardieri Tu-22M e Tu-95. Un rapporto dell’agenzia ucraina Defence Express afferma che questo rappresenterebbe circa un terzo della flotta di bombardieri strategici della Russia.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che questi aerei erano utilizzati per attacchi missilistici su civili e infrastrutture ucraine.

La portata dell’attacco è ancora in fase di valutazione, ma è evidente che i droni FPV rappresentano ormai un’arma cruciale nel conflitto. Questi droni possono costare tra i 400 e i 700 dollari l’uno, ma riescono a neutralizzare obiettivi militari che valgono decine di milioni.

L’Ucraina ha anche investito in modo massiccio nella produzione interna di droni, con iniziative come quella del Ministero della Trasformazione Digitale, che offre corsi gratuiti ai cittadini per insegnare loro a costruire droni FPV.

A causa delle restrizioni sulle esportazioni e la scarsità di componenti, l’ingegnosità degli ucraini ha trasformato la produzione di droni in una sorta di economia parallela di guerra.

La Russia ha descritto l’attacco come un atto terroristico, mentre l’Ucraina lo considera una risposta necessaria agli attacchi russi.

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