Meta vuole accedere alle foto presenti nei rullini fotografici degli smartphone degli utenti di Facebook. La nuova funzione dell'azienda è stata progettata per aiutare le persone a trovare foto “degne di essere condivise” che non hanno ancora pubblicato, ma le preoccupazioni relative alla privacy sono evidenti e ci sono importanti considerazioni su come queste foto potrebbero essere utilizzate per addestrare l'intelligenza artificiale.
Non è la prima volta che Meta ficca il naso nelle raccolte fotografiche personali degli utenti. A giugno è emerso che Facebook stava testando una funzione di editing AI sulle foto degli utenti per aiutare gli stessi a trovare le foto migliori che non avevano ancora condiviso e facilitare loro il compito grazie a modifiche suggerite, collage e altro ancora. Non si tratta più di un esperimento e ora è in fase di lancio per alcuni utenti selezionati.
Sebbene queste foto e modifiche suggerite rimangano private a meno che l'utente non decida di accettare i suggerimenti di Meta e di condividerle, molti erano preoccupati che Meta potesse utilizzare le foto private delle persone per fare qualcosa di più che suggerire immagini da condividere, compreso l'addestramento della sua AI. Quest'estate, durante il test della funzione, Meta ha affermato di non addestrare “attualmente” i propri modelli di intelligenza artificiale utilizzando le immagini del rullino fotografico delle persone, ma non ha rilasciato alcuna dichiarazione definitiva sui propri piani futuri.
L'annuncio dell'azienda recita: “Non utilizziamo i contenuti multimediali presenti nel rullino fotografico per migliorare l'intelligenza artificiale di Meta, a meno che l'utente non scelga di modificarli con i nostri strumenti di intelligenza artificiale o di condividerli”.
Si tratta di un avvertimento piuttosto significativo, perché sembra significare che se l'utente sfrutta questa nuova funzione, ovvero condivide i contenuti suggeriti, i contenuti selezionati saranno esposti alle operazioni di addestramento dell'AI di Meta.
La portavoce di Meta Mari Melguizio ha chiarito la situazione con The Verge: "Ciò significa che i contenuti multimediali del rullino fotografico caricati da questa funzione per fornire suggerimenti non saranno utilizzati per migliorare l'IA di Meta. Solo se modifichi i suggerimenti con i nostri strumenti di intelligenza artificiale o li pubblichi su Facebook, potrebbero essere apportati miglioramenti all'intelligenza artificiale di Meta".
Meta afferma che la sua nuova funzione, che rimane facoltativa, è progettata per aiutare gli utenti a trovare foto e video “degni di essere condivisi” e che gli strumenti di editing basati sull'intelligenza artificiale garantiscono che anche le persone senza competenze di fotoritocco o di progettazione siano in grado di creare e condividere contenuti raffinati con i propri amici e familiari.
“Molte persone immortalano i momenti della loro vita, ma raramente li condividono, sia perché non ritengono che le loro foto o i loro video siano ‘degni di essere condivisi’, sia perché semplicemente non hanno il tempo di creare qualcosa di speciale”, spiega Meta. “Con il tuo permesso e l'aiuto dell'intelligenza artificiale, la nostra nuova funzione consente a Facebook di far emergere automaticamente i tesori nascosti, quei momenti memorabili che si perdono tra screenshot, ricevute e scatti casuali, e di modificarli per salvarli o condividerli”.
La nuova funzione fa il lavoro pesante, ma chiaramente ha un costo. Coloro che utilizzano questa nuova funzione al massimo delle sue potenzialità, ovvero pubblicando i contenuti suggeriti da Facebook con le modifiche basate sull'intelligenza artificiale da esso raccomandate, stanno cedendo alcuni contenuti selezionati dai loro rullini fotografici a Meta per addestrare l'intelligenza artificiale. Per alcuni potrebbe valerne la pena, ma è importante che le persone si rendano conto esattamente di cosa stanno cedendo a Meta quando utilizzano l'ultima funzione di Facebook.