A partire dal 10 luglio 2025, tutti i contenuti pubblicati su Instagram da profili professionali inizieranno a essere indicizzati da Google. Questo significa che foto, video e Reels condivisi da account business o creator potranno essere trovati anche tramite una semplice ricerca su Google, senza la necessità di accedere a Instagram. Si tratta di un cambiamento importante che apre la piattaforma verso l'esterno e rende i contenuti più accessibili a un pubblico molto più ampio.
Fino a questo momento, infatti, la visibilità dei post era limitata quasi esclusivamente all’interno dell’app o del sito, dove l’utente doveva essere loggato per interagire con i contenuti. Con questa nuova apertura, invece, chiunque potrà imbattersi in un contenuto pubblicato su Instagram semplicemente cercando qualcosa su Google. Questo rende Instagram molto più simile a un blog o a un sito web, almeno per quanto riguarda la possibilità di essere scoperti tramite motori di ricerca.
La novità riguarda soltanto gli account professionali, cioè quelli contrassegnati come business o creator, e soltanto se sono pubblici. Inoltre, vale solo per utenti maggiorenni e per i contenuti già impostati come pubblici. Chi possiede un profilo personale o un account privato non sarà coinvolto da questa nuova funzione. Anche gli utenti sotto i diciotto anni saranno esclusi da questo tipo di indicizzazione per motivi di privacy.
Dal punto di vista delle opportunità, questa novità può portare grandi vantaggi per chi utilizza Instagram come strumento di marketing o promozione personale. I contenuti pubblicati potranno avere una visibilità molto più lunga nel tempo, superando la breve durata del ciclo tipico dei post su Instagram. Un contenuto ben realizzato, con una buona descrizione, alt text e hashtag mirati, potrà attirare visite da Google anche mesi dopo la pubblicazione, diventando a tutti gli effetti un asset digitale duraturo.
Naturalmente, ci sono anche dei rischi da considerare. Il primo è legato alla visibilità indesiderata. I contenuti pensati per un pubblico specifico su Instagram potrebbero apparire fuori contesto quando vengono visualizzati da estranei tramite una ricerca su Google. È il cosiddetto fenomeno del "context collapse", quando un messaggio o un’immagine perde il proprio significato originale e può essere interpretato male da chi non conosce il contesto in cui è stato pubblicato. Inoltre, anche se si cancella un contenuto da Instagram, potrebbe rimanere visibile nei cache di Google per un certo periodo di tempo.
Chi non vuole che i propri contenuti vengano resi ricercabili su Google, avrà la possibilità di disattivare questa funzione direttamente dalle impostazioni dell’app. Basterà accedere a Impostazioni, poi Privacy e infine alla sezione dedicata ai motori di ricerca, dove sarà possibile disabilitare l’opzione che consente l’indicizzazione. In alternativa, è sempre possibile tornare a un profilo personale, rinunciando però alle funzioni avanzate disponibili per gli account professionali.
In conclusione, questa apertura rappresenta una svolta importante per Instagram e per i creator digitali. Offrendo nuove opportunità per farsi conoscere e allungare la vita dei propri contenuti, ma richiede anche maggiore attenzione nella gestione della propria immagine pubblica. Sapere che ogni contenuto potenzialmente potrà finire tra i risultati di Google potrebbe portare molte persone a rivedere le proprie strategie di pubblicazione.