Riemergono i quaderni perduti di Alan Turing, salvati per caso, raccontano l’origine dell’era digitale


In un sorprendente colpo di fortuna, sono stati ritrovati i quaderni originali di Alan Turing, il genio britannico considerato uno dei padri dell’informatica moderna e dell’intelligenza artificiale. I manoscritti, per decenni dimenticati in una soffitta, rischiavano di essere distrutti, ma grazie all’intuizione di alcuni eredi sono stati salvati in extremis e recentemente venduti all’asta per una cifra che supera il mezzo milione di dollari.

I documenti appartenevano a Norman Routledge, amico e collega di Turing, che li aveva ricevuti in dono dopo la morte dello scienziato. Per oltre sessant’anni sono rimasti chiusi in alcune scatole, finché nel 2023 i familiari di Routledge, durante il riordino della casa di famiglia, hanno quasi scambiato quelle vecchie carte per materiale da buttare. Solo un’analisi più attenta ha permesso di riconoscerne il valore straordinario.

Tra i materiali ritrovati c’è una copia firmata della sua tesi di dottorato del 1938, uno scritto che affronta temi matematici complessi legati all'algebra ciclica, e una versione manoscritta del suo articolo del 1936 “On Computable Numbers”, considerato da molti come il primo vero testo sull’informatica teorica. Proprio quest’ultimo documento, una sorta di manifesto fondativo della logica computazionale, è stato aggiudicato per circa 280.000 dollari.

Il banditore Charles Hanson ha parlato di una scoperta “emozionante”, sottolineando come sia raro trovare materiali di Turing in circolazione, tanto più di questo valore storico e scientifico. Il loro recupero ha riacceso l’attenzione non solo sul contributo decisivo che Turing ha dato durante la Seconda Guerra Mondiale decifrando il codice Enigma, ma anche sulla sua vita drammatica e il trattamento ingiusto subito per via del suo orientamento sessuale.

Condannato nel 1952 per omosessualità, all’epoca reato nel Regno Unito, Turing fu costretto a sottoporsi a castrazione chimica e morì due anni dopo in circostanze ancora oggi oggetto di dibattito. Solo nel 2013 è arrivata la grazia ufficiale da parte della Regina, mentre oggi il suo volto campeggia sulla banconota da 50 sterline, come simbolo di riscatto e riconoscimento postumo.

Il ritrovamento dei suoi scritti più personali e rivoluzionari, dimenticati per decenni e sopravvissuti per puro caso, contribuisce a completare il ritratto di uno degli scienziati più brillanti e tragicamente incompresi del ventesimo secolo.

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